LA POLITICA

por Franco Maggiotto
L'Alpignano, Italia ~ 2004

«Se ti prostri ad adorarmi ti darò la potenza e la gloria di tutti i regni del mondo»(Luca 4, 6-7)

L diavolo nella sua diabolica astu­zia, intuisce l’aspirazione di Gesù a diventare Signore del mondo:

«Ogni lingua confessi che Gesù è il Signore alla gloria di Dio Padre» (Fil. 2,11). Satana sa di essere lui il «prin­cipe di questo mondo» (Giov. 12, 31) e giustamente teme la concorrenza che Gesù potrebbe esercitare contro di lui; non esita perciò ad affermare di essere veramente il padrone del mondo e, per dimostrarlo, conduce Gesù su un alto monte e gli mostra tutti i regni della terra: «La potenza e la gloria di questi regni mi è stata da­ta e la do a chi voglio». Non si sa be­ne chi avrebbe affidato alla suprema­zia di Satana la gloria e la potenza del mondo e neppure è chiaro perché il diavolo sarebbe disposto a darla a chi vuole. Queste parole vogliono riaf­fermare il suo legittimo e incontro-stato dominio su tutti i regni del mondo e lo stesso Gesù non sembra smentire Satana per queste sue arri­schiate affermazioni. Il diavolo non vuole lo scontro e forse lo teme, av­verte la presenza di un potere più forte del suo che vuole spodestarlo. Si dichiara perciò disposto a un com­promesso ed è pronto, sulla base del­la sua legittima autorità, a conferire a Gesù la potenza e la gloria dei regni di questo mondo, ma non del tutto gratuitamente; richiede in cambio un piccolo atto di sottomissione, un ri­conoscimento del suo potere, un atto di adorazione: «A Te appartengono il Regno, la potenza e la gloria».., ma tu appartieni a me!

L’OFFERTA appare affascinante, ma il prezzo è troppo alto e Ge­sù respinge anche questa proposta. Ed è ancora l’autorità della Parola biblica che costituisce la forza di op­posizione alle lusinghe del tentatore:

«Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo rendi il culto» (Deut. 6, 13-14). Il racconto non si conclude con un diavolo scornato e umiliato. «Il ten­tatore si partì da lui fino ad altra oc­casione» (Luca 4, 13) e nel ministero di Gesù le occasioni non manche­ranno, la presenza dell’antagonista si manifesterà a ogni piè sospinto, per­sino nelle parole del grande apostolo Pietro quando, dopo aver confessato la sua fede in Cristo, lo esorterà a fuggire la croce. «Vattene via da me, Satana, tu mi sei di scandalo» (Mt. 16, 23), sarà la secca risposta di Ge­sù. Rifiutando il compromesso con il suo antagonista Gesù firmerà la sua condanna a morte. I poteri politici obbligheranno i poteri religiosi ad allearsi con loro per decretare la sua crocifissione (Giov. 11, 1ss).

IL suggerimento di Satana, rifiutato da Gesù, sarà largamente accolto da quei poteri che non esiteranno ad inchinarsi alle potenze demoniache adottandone i sistemi e i metodi di conquista, di oppressione, di violenza e di morte. Il principe di questo mondo contro il principe della pace. Non c’è compromesso, nè neutralità, la lotta implica qui ed ora una scelta radicale. Gesù ha detto «Chi non è con me è contro di me» (Mt. 12, 30), «Il mio Regno non è di questo mon­do» (Giov. 18, 36), «Io vi lascio pace, vi do la mia pace non quella del mondo, il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti» (Giov. 14, 27). La Pace di Dio però si trova solo nella giustizia e va conquistata a prezzo. “Beati quelli che si adoperano per la pace”(Matteo 5, 9). Gli uomini infallibili ed i dittatori che vorrebbero usare Dio, come satana qui con Gesù, vorrebbero ucciderci tutti senza che ci difendessimo per risparmiare anche i soldi per la guerra. La Bibbia ci insegna a costruire la pace difendendoci dai nemici. (Confronta Gen. 14 con Gen. 18, 16ss). Possa il Signore, attraverso la sua Parola illuminata dal Suo Spirito, in questo tempo di lutti, renderci operatori della pace di Dio che poggia sulla giustizia per essere “sale della terra e luce del mondo”. Con Lui ed in Lui tutto è possibile. Amen

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